Chiusi in casa per via della pandemia da virus SARS-CoV-2, non ci rimane che fantasticare sui giri in moto che faremo appena saremo liberi di girovagare in libertà.
L’Ottovolante Svizzero è un itinerario che collega alcuni dei più belli passi alpini della Svizzera; il tracciato sulla cartina assomiglia ad un ipotetico “otto” che passa tra panorami unici e strade bellissime.
Abbiamo ideato un itinerario che collega Domodossola a Locarno (anello che si chiude passando per la Valle Vigezzo), raggiungibile da Torino senza toccare nemmeno un chilometro di autostrada.
Da Torino si segue per Chivasso, Caluso e Strambino fino a raggiungere Ivrea. Si scavalca la Serra Morenica sulla SP338 fino a raggiungere Biella, per poi attraversare le valli che hanno fatto la storia del tessile piemontese e italiano suguendo le strade SP200, SP232, SP71, SP76.
Finalmente si intravede il Lago d’Orta, ne percorriamo tutta la destra orografica sulla SP46 e procediamo fino a Gravellona Toce. Qui imbocchiamo la Val d’Ossola e raggiungiamo Domodossola, punto di partenza virtuale del nostro itinerario.Costeggiando il Torrente Diveria sulla SS33, raggiungiamo la dogana con la Svizzera e usciamo dall’Unione Europea.
Il primo valico alpino che superiamo è il Passo del Sempione (2.005 m s.l.m.), già utilizzato in epoca romana, il tracciato odierno venne fatto realizzare da Napoleone Bonaparte ad inizio ‘800 per trasportare i cannoni da Briga a Milano. Scendendo verso Briga si attraversa il fiume Gatner sull’imponente Ganterbrücke, un ponte stradale che forma una curva ad S lunga 678 metri e raggiunge un’altezza dal suolo di 150 m.
Giunti a Briga imbocchiamo la Strada Principale 19 che corre lungo il Rodano. Salendo verso il Passo della Furka (2.436 m s.l.m.) ci imbattiamo con l’imponente Ghiacciao del Rodano: vale la pena fermarsi all’Hotel Belvedere per fare una passeggiata, si può letteralmente entrare nel ghiacciaio percorrendo una grotta artificiale lunga 100 metri (biglietto 9 CHF).
Scendiamo nella Valle di Orsera fino ad Andermatt, lasciamo la Strada Principale 19 e seguiamo la numero 2 fino a Wassen, dove svoltiamo a sinistra sulla Strada 11 per raggiungere il Passo del Susten (2.224 m s.l.m.). Qui possiamo ammirare la morena del ghiacciaio Stein che si riversa nell’omonimo laghetto.
Proseguiamo fino a Innertkirchen per poi svoltare nuovamente a sinistra sulla Strada Principale 6, che si snoda fino a raggiungere il Passo del Grimsel (2.165 m s.l.m.); i numerosi laghi restano a testimoniare il passaggio dei ghiacciai, purtroppo le morene si ritraggono sempre di più a causa del riscaldamente globale.
Siamo tornati nel bacino idrografico del Rodano, percorriamo nuovamente la Strada Principale 19 (ma in direzione opposta) per 10 km. Raggiungiamo l’abitato di Ulrichen e svoltiamo a sinistra sulla Nefufenstrasse, che percorriamo fino a raggiungere il secondo valico alpino più alto della Svizzera, il Passo della Novena (2.478 m s.l.m.). Anche da qui si può intravedere una morena, il ghiacciaio del Gries, che si snoda sinuoso dalla cima del Blinnenhorn.
Scendiamo di quota lungo la Valle Bedretto seguendo le acque del fiume Ticino, ma raggiunto il comune di Airolo ricominciamo a salire repentinamente, arrampicandoci sulla Tremola del San Gottardo: monumento nazionale svizzero, tornanti aspri e lastricati da cubetti di granito che in 16 km e 931 metri di dislivello portano al Passo del San Gottardo (2.106 m s.l.m.).
Perocciamo la valle scavata dal Reuss per poi seguire le indicazioni per il Passo dell’Oberalp (2046 m s.l.m.), attraverso il quale transita il Glacier Express, il famoso treno rosso che collega Zermatt con St Moritz. Lasciamo definitivamente la Strada Nazionale 19 a Disentis, svoltiamo a destra in direzione del Passo del Lucomagno (1.926 m s.l.m.): via di comunicazione importantissima dall’Alto Medioevo fino al XIII secolo, quando perse importanza in favore del San Gottardo.
Seguiamo le indicazioni per Bellinzona e poi Locarno. Da qui è possibile rientrare a Domodossola attraversando le Centovalli e la Val Vigezzo, oppure continuare a costeggiare il Lago Maggiore per andare verso Torino. A Stresa tagliamo il gruppo del Mergozzolo, dominato dalla cima del Mottarone, e torniamo sulle sponde del Lago d’Orta.
Da qui scegliamo di tornare a Torino attraverso Borgomanero, Balocco, Santhià, Ciglione, Rondissone, Chivasso… ma non giudicheremo chi, dopo tutte queste curve, deciderà di tornarsene a casa in autostrada!
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